Sussiste il licenziamento per giusta causa del dipendente che informa con ritardo il datore del sequestro del Pc aziendale da parte della polizia giudiziaria perché viene scoperto sul dispositivo materiale pornografico. La grave condotta del lavoratore è contraria alle norme della comune etica o del comune vivere civile. (Cass. 5 aprile 2017 n. 8818)