Il lavoratore può essere licenziato se emerge che non è affatto depresso, come invece risulterebbe dal certificato medico che ha presentato. Nel caso di specie il dipendente aveva ripreso pienamente la vita privata senza una prescrizione sanitaria che gli consentiva di allontanarsi da casa. Perciò si è ritenuta esserci stata violazione dell’obbligo di leale cooperazione con il datore di lavoro, non giustificabile da mere scuse soggettive.
Così la sentenza Cass. 21 aprile 2017 n. 10154.
In realtà variegata è la giurisprudenza – seppur non ancora abbondantissima – sui finti malati.
A determinate condizioni il corretto utilizzo di agenzie investigative può essere un essenziale supporto nel contenzioso.