La critica al datore di lavoro può essere effettuata dal lavoratore anche attraverso lo strumento della posta elettronica, ma entro limiti precisi.
Secondo una recente pronuncia (Cass. 11645/2018) sono legittime e non giustificano il licenziamento le email contro l’azienda se il dipendente non usa termini offensivi.
Secondo altra pronuncia (cass. 26682/2017), e sempre sulla stessa linea, costituisce grave negazione dell’elemento fiduciario alla base del rapporto di lavoro la condotta del dipendente che, in numerose e-mail inviate dall’account aziendale, abbia formulato espressioni scurrili nei confronti del legale rappresentante e di altri collaboratori, con accuse di inettitudine e scorrettezze.
Come sempre è opportuno esaminare la situazione caso per caso, al fine di valutare la tenuta del percorso disciplinare relativo alla specifica vicenda.
E’ possibile scaricare Cassazione 14 maggio 2018 n. 11645
E’ possibile scaricare Cassazione 10 novembre 2017 n. 26682
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