D.L. 12 settembre 2014 n. 132
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge, volto all’adozione di “misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile”.
Con tale provvedimento, il Consiglio dei Ministri vuole introdurre: “disposizioni idonee a consentire, da un lato, la riduzione del contenzioso civile, attraverso la possibilità del trasferimento in sede arbitrale di procedimenti pendenti dinanzi all’autorità giudiziaria, d’altro lato, la promozione, in sede stragiudiziale, di procedure alternative alla ordinaria risoluzione delle controversie nel processo”.
Il fine ultimo, pertanto, è quello di ridurre ulteriormente l’accesso alle vie giudiziarie, giacché tale strumento si affiancherà a quello già presente (e, molto spesso, utilizzato in campo giuslavoristico), della conciliazione; tuttavia, se si intende, in questo modo, permettere alle parti in causa (lavoratore e datore di lavoro) di accordarsi con l’ausilio dei loro legali di fiducia, rendendo tale accordo non impugnabile, è altrettanto vero che, a differenza delle alternative già esistenti (ad esempio, le camere di conciliazione e le direzioni territoriali del lavoro), la negoziazione assistita non prevede la presenza di un soggetto terzo e imparziale, oltre a prevedere dei costi più ingenti.