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– Agosto 2021 – a cura di Filippo Capurro

Consiglio di Stato 20/07/2021 n. 1275

Questa pronuncia della prima sezione del Consiglio di Stato ha attirato la mia attenzione in quanto tratta dell’uso che le Amministrazioni Pubbliche fanno delle FAQ (Frequently Asked Questions), sempre più frequentemente presenti sui siti istituzionali  e sul loro possibile rilievo.

La vicenda riguardava la partecipazione ad un avviso pubblico regionale riguardante “misure di politica attiva per lo sviluppo di competenze digitali”, per favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione di disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, proponendo diversi progetti formativi. 

Il Consiglio di Stato ha evidenziato che:

➙ le FAQ sono sconosciute all’ordinamento giuridico, in particolare all’art. 1 delle preleggi al codice civile;

➙ esse non sono pubblicate a conclusione di un procedimento predefinito dalla legge;

➙ è da escludere che le risposte alle FAQ possano essere assimilate a una fonte del diritto, né primaria, né secondaria; neppure possono essere considerate affini alle circolari, dal momento che non costituiscono un obbligo interno per gli organi amministrativi; in difetto dei necessari presupposti legali, esse non possono costituire neanche atti di interpretazione autentica in senso proprio;

➙ Tuttavia, non può essere sottovalutato l’effetto che le risposte alle FAQ producono sui destinatari, a partire dall’affidamento nei confronti di chi (l’amministrazione) fornisce le risposte;

➙ nella loro atipicità, si pongono a metà strada tra le disposizioni di carattere normativo, per loro natura (almeno di regola) generali e astratte e inidonee quindi a prevedere ogni loro possibile applicazione concreta, e il singolo esercizio della funzione amministrativa da parte di una pubblica amministrazione;

➙ vale per le risposte alle FAQ quanto enucleato dal Consiglio di Stato con riferimento alle gare di appalto: “chiarimenti in ordine alla valenza di alcune clausole della lex di gara dal significato poco chiaro, essendo forniti dalla stazione appaltante anteriormente alla presentazione delle offerte, non costituiscono un’indebita, e perciò illegittima, modifica delle regole di gara, ma una sorta d’interpretazione autentica, con cui l’Amministrazione chiarisce la propria volontà provvedimentale, in un primo momento poco intelligibile, precisando e meglio delucidando le previsioni della lex specialis (Consiglio di Stato, Sez. IV, 21 gennaio 2013, n. 341; Sez. III, n. 290/2014).”

In conclusione, per quanto non vincolanti, le FAQ orientano i comportamenti degli interessati e non possono essere considerate tamquam non essent.

Se un utente ha adottato un comportamento seguendo le indicazioni della FAQ emessa da una amministrazione e presente, al momento della presentazione dell’istanza, sul sito istituzionale, l’amministrazione ha, salvo il rispetto della legge, il dovere di ottemperarvi.