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La clausola di opzione apposta ad un patto di non concorrenza, la quale prevede il diritto del datore di lavoro di decidere, fino ad un momento successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, se avvalersi, o meno, delle condizioni relative al patto medesimo, deve considerarsi nulla in assenza di un effettivo corrispettivo a vantaggio del lavoratore.

E’ quanto ha stabilito la Suprema Corte di cassazione con una sentenza di qualche giorno fa.

Attenzione dunque alla redazione dei patti di non concorrenza, i quali sono accordi  che  vanno predisposti con grande attenzione e cura in quanto i requisiti di validità sono molto rigidi e la giurisprudenza è particolarmente rigorosa.

Scarica la sentenza Cass. 2 Gennaio 2018 n. 3

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