Cass. 5 giugno 2014 n. 12636
Deve ritenersi sussistente il rapporto di lavoro dipendente tra il datore e il prestatore d’opera laddove le deposizioni testimoniali dei clienti sono concordi nel ritenere che il secondo abbia svolto mansioni di lavoro tipiche nello studio del primo.
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito il configurarsi di un rapporto di lavoro subordinato fra il datore e il giovane collaboratore che è stato visto, dai clienti, compiere attività lavorative, quando il primo non riesca a dimostrare che il secondo frequentasse il suo laboratorio (dentistico) per esclusive ragioni di pratica professionale né di tirocinio (il soggetto frequentava ancora la scuola professionale e svolgeva attività lavorativa nel pomeriggio durante le lezioni e tutto il giorno d’estate): decisive sono risultate le testimonianze di clienti e altri soggetti frequentanti lo studio per confermare la valutazione della Corte d’appello che, pur non accertando la qualifica di odontotecnico, aveva applicato comunque il CCNL ai fini della quantificazione dell’equa retribuzione ex art. 36 della Costituzione.