Cass. 6 giugno 2014 n. 12806
Anche un unico episodio di insubordinazione, per come attuato nella presente fattispecie e per la posizione del dipendente nell’ambiente di lavoro, appare idoneo a fare venire meno il rapporto fiduciario con il datore di lavoro, anche senza considerare la particolare delicatezza delle mansioni e l’obiettivo disservizio creato, con incidenza sui turni di presenza.
La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito, nel caso di specie, che anche una sola insubordinazione in trent’anni di onorata carriera può costare il licenziamento per giusta causa del lavoratore, se la sua condotta è di cattivo esempio per i colleghi, e idonea a creare un “disvalore ambientale”: il dipendente, infatti, risultava assente ingiustificato nonostante il rifiuto del datore ad accogliere la sua richiesta di ferie per nuove esigenze di servizio, contravvenendo, pertanto, in modo assai grave, alle norme disciplinari.