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Cass. 27 marzo 2014 n. 7244

Il contratto a termine deve essere convertito in rapporto a tempo indeterminato qualora il datore di lavoro abbia indicato in modo troppo vago le esigenze che hanno determinato il ricorso a tale fattispecie contrattuale.

Nello specifico la Suprema Corte di Cassazione ha precisato che è da considerarsi priva di effetto la clausola appositiva del termine, qualora non consenta di comprendere se nell’ufficio di destinazione del precario vi siano esigenze tecniche, produttive, organizzative o aziendali; grava pertanto sul datore di lavoro l’onere della prova circa le ragioni obiettive che giustificano l’apposizione del termine.