– Agosto 2021 – a cura di Filippo Capurro–
La questione della necessità o meno del green pass nelle mense aziendali ha dato adito in questi giorni a posizioni differenti.
(a) Con Circolare del Ministero dell’Interno 05/08/2021 Prot. 0004073 , sia pure riferita al personale del Ministero, veniva indicato che le attività connesse con la fruizione del vitto sono consentite a tutto il personale, senza necessità di green pass, fermo restando il rispetto dei protocolli o delle linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio. Diversamente, per quanto concerne l’accesso alle mense da parte di ospiti, il green pass sarà necessario;
(b) con una Faq pubblicata sul sito istituzionale del Governo, viene invece precisato che “Per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi COVID-19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021.”
Vi è in questo quadro da chiedersi se la disposizione dell’art. 3, DL 105/2021, così come ora “interpretata”, introduca un obbligo generalizzato di green pass in tutti i casi in cui il lavoratore utilizzi aree break per il consumo di alimenti provenienti da erogatori automatici ivi collocati, o di pasti portati da casa, o provenienti da operatori di food delivery o da ristorazione convenzionata, che li consegnino presso l’azienda.
Il riferimento nella Faq del Governo ai “servizi di somministrazione” lascia pensare a un terzo fornitore che operi presso il posto di lavoro; del resto secondo la stessa Faq è precisato che compete al “gestore” del servizio di somministrazione l’obbligo di “verificare le certificazioni verdi”.
Sembra conseguirne che l’obbligo di green pass per il lavoratore non operi nei casi in cui:
(a) la consumazione del pasto si svolga all’aperto;
(b) la consumazione del pasto non avvenga mediante l’accesso alla mensa aziendale;
(c) la consumazione del pasto non avvenga tramite l’utilizzo di “servizi di somministrazione”.
Non dovrebbe dunque sussistere necessità di green pass per il lavoratore che intenda consumare il pasto in un’area aziendale – quand’anche la stessa sia deputata a tal fine – ove il cibo provenga da distributori automatici, o sia portato da casa, o venga consegnato in azienda da food delivery o da ristoratori convenzionati, a meno che il datore di lavoro o i fornitori esterni, dopo la consegna del cibo presso la sede aziendale, forniscano ivi ai dipendenti anche un qualche “servizio di somministrazione”.
Naturalmente andranno sempre rispettate le misure previste dai protocolli anti-contagio.